Tipi di curriculum vitae: scopri il più efficace per il tuo profilo
Dimmi che curriculum hai e ti dirò chi sei: il CV è il tuo biglietto da visita nel mondo del lavoro e come tale deve rispecchiare i tuoi punti di forza – e adattarsi alla candidatura – nel modo più efficace possibile. Ecco perché esistono tanti tipi di curriculum. Sai quali sono? Come si differenziano? Qual è quello su misura per il tuo profilo professionale? Scopri tutto leggendo il nostro articolo.
Tipi di curriculum vitae: alla scoperta di un mondo
Il mercato del lavoro di oggi, globalizzato, sempre più aperto al cambiamento e sempre più ricco di ruoli e posizioni nuove, ha completamente cambiato il modo di presentarsi, rendendolo molto più flessibile e vario.
I diversi tipi di curriculum vitae riflettono questa ricchezza e servono a rispondere nel modo più efficace possibile ai diversi tipi di impieghi e candidature: il CV non è solo un elenco di dati né un indice cronologico di ruoli, bensì uno strumento per valorizzare competenze, personalità e potenziale.
In questo articolo, offriamo una panoramica sulle tipologie di CV più utili e diffuse, che includono il CV funzionale (basato sulle competenze), il CV cronologico inverso (basato sull’insieme delle esperienze professionali, dalla più alla meno recente), il CV misto (un mix tra funzionale e cronologico), il CV creativo (che lascia spazio a layout e grafiche non convenzionali) e il CV infografico (dove il testo è intervallato da grafici e schemi). Li vedremo uno a uno.
Tra le varianti possiamo includere il CV generico, che serve più che altro come base per l’archivio personale, il CV internazionale, per chi vuole candidarsi all’estero, e il buon vecchio CV Europass, che ormai ha fatto un po’ il suo tempo ma qualche volta può essere ancora richiesto (per inciso e a scanso di equivoci: esistono altri tipi di curriculum vitae europeo? Sì, se per ‘europeo’ intendiamo ‘in uso in Europa’; mentre il format Europass è uno solo, nei paesi europei si usano molti altri modelli: tutti quelli che elenchiamo qui).
Che cos’è il CV funzionale
Il CV funzionale mette in primo piano le competenze e abilità, anziché la cronologia delle esperienze lavorative. In questo formato, i titoli di sezione più importanti riguardano le aree di competenza, le capacità tecniche e trasversali, i risultati ottenuti in specifici progetti o attività. L’idea alla base è di evidenziare ciò che sai fare meglio, puntando tutto il focus sui singoli elementi che lo dimostrano.
Questo tipo di curriculum è indicato se hai un percorso non specializzato in un unico settore, se vuoi minimizzare eventuali periodi di inattività, ed è perfetto per i cambi di carriera (le cui motivazioni vanno sempre ulteriormente approfondite nella lettera di presentazione).
Per esempio, se hai lavorato come freelance su progetti di grafica e copywriting sui social media, potresti organizzare il CV in sezioni come “Competenze di Graphic Design”, “Creazione di contenuti”, “Social Media Management”. In questo modo, il recruiter si concentra sulle abilità più rilevanti, senza essere distratto da date o ruoli non correlati al posto per cui ti candidi.
Che cos’è il CV cronologico inverso
Il CV cronologico inverso è uno dei formati più noti e utilizzati, perché permette di vedere a colpo d’occhio le esperienze più recenti, che in genere sono quelle di maggiore interesse per i datori di lavoro, e al contempo l’intera evoluzione professionale del candidato.
In pratica, questo tipo di CV elenca le esperienze lavorative, di istruzione e formazione dalla più attuale alla più lontana nel tempo (in ordine cronologico inverso, appunto), fornendo un quadro chiaro e lineare della tua carriera.
È particolarmente adatto se hai una storia lavorativa coerente e vuoi mostrare i progressi fatti nel settore. Per esempio, se hai iniziato come stagista in una determinata azienda e poi sei stato assunto, infine promosso, il curriculum cronologico inverso fa emergere con chiarezza questa crescita professionale.
Inoltre, se operi in un settore che predilige le procedure standard e l’approccio formale – come ambito accademico, legale, sanitario, pubblica amministrazione – è questa la struttura raccomandata.
Non esiste un formato di curriculum perfetto per tutti ma esiste, questo sì, il formato più adatto a mettere in luce il tuo talento.
Che cos’è il CV misto
Il CV misto (o ibrido) unisce i punti di forza del CV funzionale e di quello cronologico. Inizia in genere con una sezione che mette in evidenza le competenze principali, riprendendo l’approccio del CV funzionale, per poi proseguire con la cronologia delle esperienze lavorative.
È l’ideale se vuoi dare risalto a specifiche capacità, ma al contempo desideri comunicare in modo chiaro la tua crescita professionale. È utile anche per chi, avendo maturato esperienze in settori diversi, intende evidenziare la coerenza dei propri ruoli e responsabilità nel tempo.
Per esempio, un ingegnere gestionale che si è occupato di project management in diverse aziende. In questo caso, si può inserire una prima sezione con i vari tipi di competenze nel curriculum, dopodiché una seconda sezione con l’elenco strutturato dei ruoli svolti e dei risultati ottenuti.
Che cos’è il CV creativo
Il CV creativo è pensato per chi vuole colpire fin dal primo sguardo, sfruttando soluzioni grafiche, multimediali o di layout originali. Può includere elementi visivi come immagini, icone, colori accattivanti, insieme a link che portano al portfolio online, canali social professionali o video di presentazione. Lo scopo è trasmettere personalità e stile, per distinguersi dalla massa e catturare subito l’attenzione.
Questo formato va bene per candidarsi in ambito di grafica e design, comunicazione, pubblicità, moda, marketing, dove la creatività e la capacità di stupire sono percepite come valore aggiunto.
Qualche esempio? Un graphic designer che realizza un CV strutturato come una mini rivista, un social media manager che include un QR code a un reel di presentazione, un video-maker che mette un link a un cortometraggio online, o magari realizza direttamente un video CV.
Unico caveat: anche in questo formato, che consente la libertà massima, è imperativo non sacrificare la chiarezza delle informazioni.
Che cos’è il CV infografico
Il CV infografico è caratterizzato da grafici, icone, tabelle e schemi visivi. Non esclude del tutto il testo, ma lo riduce proprio per fare spazio alle infografiche. Così, i selezionatori si trovano di fronte a un documento che sintetizza dati e competenze in modo immediato, rendendo semplice e veloce la comprensione dei punti di forza.
Esempi efficaci di infografiche sono gli indicatori a barre per illustrare il livello di competenza in una lingua, oppure una timeline colorata che mostra i vari ruoli assunti nel corso della carriera.
Questo formato funziona nell’industria creativa ma non solo: va bene in tutti i settori dove la presentazione di dati e statistiche è rilevante, quindi dal comparto marketing di qualsiasi azienda al settore bancario.
Chiaramente devi assicurarti che la leggibilità sia sempre alta: troppi elementi grafici possono creare confusione. Un CV infografico ben strutturato, invece, fa emergere la tua capacità di veicolare informazioni in modo originale ma, prima di tutto, efficace.
Come scegliere tra i vari tipi di curriculum? Le linee guida fondamentali
Il formato ideale di CV è il derivato di diversi fattori: il livello di esperienza lavorativa che hai, il settore professionale in cui lavori o vorresti lavorare, le specifiche esigenze della posizione che ti interessa, il format per la candidatura. Per scegliere quello più adatto a te, ecco alcune linee guida fondamentali.
- Considera il tipo di percorso professionale: chi ha alle spalle una carriera solida e lineare può puntare sul CV cronologico inverso per evidenziare la crescita professionale. Per chi desidera reinventarsi dopo un cambio di settore è meglio il CV funzionale, basato su specifiche competenze più che sui ruoli passati.
- Valuta il settore che ti interessa: l’ambito e il tipo di azienda a cui ti rivolgi incide notevolmente sulla scelta. Ambienti creativi e start-up apprezzano soluzioni non convenzionali, mentre le realtà più tradizionali preferiscono formati di CV classici.
- Segui le indicazioni dell’annuncio di lavoro: a meno che non si tratti di un’autocandidatura, nel qual caso puoi osare di più per attrarre l’attenzione, leggi bene l’annuncio di lavoro e scegli il CV che meglio si adatta alle indicazioni.
- Sperimenta: non c’è un formato universale che va bene per ogni situazione. Molti professionisti scelgono di avere più versioni del proprio CV, da utilizzare a seconda del contesto o delle posizioni aperte. Ricorda che l’obiettivo finale è comunicare chi sei e cosa sai fare, nel modo più efficace e accattivante possibile.
CONSIGLI DELL'ESPERTO
Secondo il punto di vista della maggior parte degli esperti in HR e recruitment, gli aspetti del CV che ostacolano di più la lettura del sono un eccesso di dettagli secondari, non pertinenti per la posizione aperta, e template confusi e poco strutturati (1).
Il tipo di CV perfetto? Quello che mette in luce il tuo talento
Tenendo presente i vari tipi di curriculum che esistono, e scegliendo con cura quello su misura per te, il CV può diventare uno strumento molto potente per raccontare la tua vita professionale e mettere in risalto le qualità che ti distinguono.
Per individuare la tipologia di CV più adatta dovrai valutare con attenzione vantaggi e svantaggi dei diversi formati. Se hai dei dubbi su come impostare i contenuti, fai riferimento ai nostri esempi di curriculum vitae.
Una volta messo a fuoco ciò che ti serve, scegli uno dei nostri modelli di curriculum vitae e modificalo per renderlo funzionale, cronologico, misto oppure personalizzarlo in base alle tue specifiche esigenze.
E ricorda: non esiste un formato di curriculum perfetto per tutti ma esiste, questo sì, il formato più adatto a mettere in luce il tuo talento. Seguendo i nostri consigli, non avrai difficoltà né a individuarlo né a realizzarlo.
Fonti:
(1) Reverse Magazine: I dolori dell’HR: diagnosi e cure
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