CV infografico: quando usarlo e come crearlo
Un curriculum infografico è una variante del curriculum vitae tradizionale che presenta le informazioni utilizzando prevalentemente elementi visivi, come grafici, tabelle, icone e diagrammi. È un CV d’impatto, che può essere utilizzato nei settori creativi, nell’ambito del marketing e della comunicazione, ma non solo. In questo articolo, ti spieghiamo in quali circostanze è utile (o non è utile) utilizzarlo e poi come crearlo, per valorizzare al meglio il tuo profilo, attrarre l’attenzione dei recruiter e avanzare nel processo di selezione.
Quando è utile un curriculum infografico?
Il curriculum infografico può essere uno strumento utile per distinguersi dagli altri candidati e colpire l’attenzione, perché è un formato diverso dal solito e ha più probabilità di rimanere impresso. Purché sia rivolto agli interlocutori giusti: vediamo in quali settori e circostanze può essere utile e in quali no.
Quando usare il CV infografico
- Ambiti creativi come design, pubblicità, marketing, media, comunicazione: in tutti questi settori un curriculum infografico può essere una valida alternativa al CV tradizionale per dimostrare alcune delle competenze chiave che tali ambiti richiedono, come la capacità di esprimersi in modo efficace e accattivante. In questi settori puoi anche valutare l’invio di un CV creativo.
- Ambito tech e IT: nei settori data-driven, qual è l’informatica nelle sue varie diramazioni, la rappresentazione grafica dei contenuti è un requisito richiesto a molte figure, e se la dimostri a partire dal CV sarà apprezzata.
- Candidature spontanee: se non c’è un processo di selezione in corso, e non è richiesto l’invio del CV attraverso un portale dedicato, il CV infografico può essere un buon modo per farsi notare.
- Autopromozione: il curriculum infografico è un ottimo complemento al proprio sito professionale o portfolio online. Più dinamico e originale di un CV classico, si presta bene al personal branding.
Quando non usare il CV infografico
- Professioni formali: nei contesti in cui è necessario mantenere un tono formale, come il diritto, la finanza, l’insegnamento, così come in ambito sanitario, amministrativo e nel settore pubblico, deviare dagli standard potrebbe risultare inappropriato.
- Impiego di software ATS: in molte aziende la prima scansione del CV è affidata a software che intercettano le parole chiave associate a ruolo e ambito professionale ma, per contro, non leggono gli elementi grafici. In questo caso, meglio predisporre un CV a prova di ATS in formato tradizionale.
Le sezioni e i contenuti essenziali di un CV infografico
Il CV infografico deve includere tutte le informazioni che contiene un curriculum tradizionale (quali? Quelle che vedi nei nostri esempi di CV) e risultare altrettanto leggibile. A questo scopo, tieni presente che non tutte le sezioni si presentano ad essere presentate sotto forma di infografica, e che altre possono richiedere soluzioni “ibride”, composte in parte da testo in parte da elementi visivi.
Sezioni del CV che si prestano all’infografica
In generale, ovunque ci siano dati quantitativi o informazioni schematizzabili, l’infografica è ammessa.
Per esempio le competenze, che si tratti di soft skill o hard skill, possono essere rappresentate con grafici a barre che ne specificano il livello di competenza.
Grafici a barre, a torta e istogrammi funzionano molto bene per esporre i risultati ottenuti o gli obiettivi raggiunti: aumento delle vendite, incremento del numero di follower, diminuzione di tempi e costi di un progetto ecc.
Per quanto riguarda esperienze formative e professionali, queste possono essere indicate lungo una linea temporale, ma senza dimenticare di inserire i dati testuali essenziali (nome istituto scolastico, titolo e voto conseguiti; nome azienda, ruolo e mansioni svolte).
Sezioni del CV che non si prestano all’infografica
Le informazioni di contatto, poste sempre in incipit, devono essere chiare e facilmente accessibili: per indicare nome e cognome, numero di telefono, indirizzo email (ed eventualmente link a profilo social, sito o portfolio professionale) meglio essere ordinati e precisi anziché originali.
Il profilo personale, che è un breve testo con la funzione importantissima di discorso introduttivo su di te e sui tuoi punti di forza, è bene rimanga così: si tratta di una sezione testuale che, convertita in grafica, perderebbe efficacia anziché acquisirne.
CONSIGLI DELL'ESPERTO:
Perché il linguaggio infografico piace tanto? Perché, se ben fatto, è in grado di rendere dati numerici e informazioni quantitative comprensibili e visivamente accattivanti, catturando l’attenzione di chi legge e agevolando la memorizzazione dei contenuti (1). Per questo può funzionare anche all’interno del CV.
Come creare il curriculum infografico
Chiarite quali sono le circostanze appropriate e quali sono le informazioni che si prestano a una rielaborazione infografica, rimane da risolvere la questione centrale: come creare il curriculum infografico?
Se studi o lavori nell’ambito della grafica e del design, non dovresti avere problemi a realizzare una versione infografica del tuo CV, utilizzando programmi come Adobe Illustrator o InDesign. Se invece questi ambiti non ti sono familiari, segui queste indicazioni.
Coerenza e leggibilità
Layout, struttura, palette dei colori, tipologia e dimensione dei font: le parole d’ordine, per il CV infografico come per qualsiasi altro CV, sono coerenza e leggibilità. Per intenderci, il tuo curriculum infografico dovrà essere chiaro, ordinato e strutturato come i nostri modelli di CV. Sei in grado di gestire tutto anche senza template pre-impostati? Questa è la domanda a cui devi poter rispondere “sì”, se vuoi procedere.
Strumenti ad hoc
Online esistono numerosi strumenti e applicazioni che consentono la creazione di grafici anche a chi non ha competenze avanzate. Canva, Piktochart e Visme, per esempio, hanno funzionalità ad hoc, interfacce user-friendly e versioni di base gratuite: sfruttali.
Modelli di riferimento
Se non hai dimestichezza con la grafica, e con la creazione di infografiche, cerca dei modelli di riferimento: prendere spunto e ispirazione da un buon esempio (appropriato al caso e non troppo complesso da replicare) è molto meglio che partire da zero.
Come rendere efficace il CV infografico
Affinché un CV infografico sia efficace, è utile sapere quali sono gli elementi grafici e infografici più utilizzati, scegliere soltanto quelli in grado di valorizzare i contenuti del tuo profilo, e infine disporli in base ai princìpi di chiarezza e coerenza visiva accennati in precedenza. Eccone un elenco, dai più semplici ai più articolati.
Elenco degli elementi grafici e infografici più utilizzati nei CV
- Icone: sono simboli che traduciamo istantaneamente nei contenuti che rappresentano e accompagnano (per esempio, la busta da lettera che precede l’indirizzo di posta elettronica) e hanno più una funzione decorativa che informativa. Meglio non abusarne.
- Tabelle: per organizzare i contenuti in righe orizzontali e colonne verticali, come consente di fare anche un semplice documento Word.
- Box: servono a isolare informazioni particolarmente importanti, conferendo ai contenuti una maggiore visibilità.
- Linee temporali: per disporre le tappe principali delle esperienze professionali o formative in ordine cronologico (si consiglia sempre l’ordine cronologico inverso).
- Grafici: ne esiste un’ampia varietà (a torta, a barre, a bolle, a radar); fai attenzione a scegliere un modello adatto a evidenziare i dati in modo funzionale e immediatamente comprensibile.
Affinché un CV infografico sia efficace, è utile sapere quali sono gli elementi grafici e infografici più utilizzati, scegliere soltanto quelli in grado di valorizzare i contenuti del tuo profilo, e infine disporli in base ai princìpi di chiarezza e coerenza visiva.
Come dare visibilità al CV infografico
Hai realizzato un CV infografico che comunica in modo chiaro ed efficace il tuo percorso professionale e formativo, i risultati conseguiti di maggiore rilievo, i punti di forza che contraddistinguono il tuo profilo? A questo punto devi dargli visibilità.
Come abbiamo già detto, se hai un sito professionale o un portfolio online, il curriculum infografico ne sarà un ottimo complemento. Se il tuo ruolo non prevede né l’uno né l’altro, condividilo sulle piattaforme di networking professionale.
Prima tra tutte LinkedIn, dove puoi caricarlo come allegato del tuo profilo, pubblicarlo direttamente in un post o inviarlo ai contatti che ritieni potenzialmente interessati (valuta sempre con tatto e cautela, come sempre richiede un approccio professionale).
Anche i social media non propriamente professionali possono servire allo scopo (come Twitter, Facebook, Instagram), purché il tuo profilo sia coerente con l’obiettivo: se li usi come estensione della tua pratica lavorativa, bene; se li usi soltanto per la condivisione di contenuti personali, meglio evitare.
Un CV non da tutti
Se hai letto la nostra guida sul CV infografico, ti sarà chiaro che l’operazione richiede un certo impegno, non solo per tradurre le informazioni in infografica, ma anche per valutare quale tipo di infografica sia pertinente e funzionale al caso, per far sì che l’esito complessivo sia equilibrato e ben leggibile, e infine per scegliere i canali di diffusione giusti.
Seguendo i nostri consigli puoi senz’altro centrare l’obiettivo, nel qual caso disporrai di un CV che ha delle buone chance di spiccare tra gli altri e attrarre l’attenzione di recruiter e datori di lavoro.
Preferisci valutare dei formati alternativi? Oppure hai dei dubbi su altri aspetti della compilazione del CV? Continua a leggere i nostri articoli, dove troverai tutti i suggerimenti indispensabili per creare un curriculum perfetto.
Fonti:
(1) PC Social ( via Medium): 21 Reasons for Using Infographics.
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