Il curriculum vitae va firmato?
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 13 agosto 2024

Il curriculum va firmato?

Firma nel curriculum sì o firma nel curriculum no? Secondo la normativa italiana firmare il CV non è obbligatorio. Però esistono delle eccezioni. Ed esistono anche dei buoni motivi per firmare comunque. In questo articolo, vogliamo chiarire ogni dubbio: dove si firma il curriculum, come si firma il CV, qual è la differenza tra firma autografa e firma digitale... tutto ciò che serve sapere al riguardo.

Crea un CV

A che cosa serve la firma nel curriculum

Firmare un documento assumersi la responsabilità e confermare l’accettazione dei termini e delle condizioni che tale documento contiene. Equivale a dire: ho letto (con attenzione) tutti i contenuti e li accetto.

Nel caso del curriculum vitae, la firma ha un valore diverso ma non meno importante: segnala l’autenticità delle informazioni fornite e l’impegno a presentare la propria candidatura secondo le disposizioni dell’annuncio di lavoro, oltre a conferire al CV un aspetto più formale e professionale.  

Si tratta quindi di un dettaglio che può rafforzare, nei recruiter, la percezione di serietà del candidato o della candidata nei confronti del processo di selezione.

Può anche contribuire a rendere più personale (e quindi memorabile) il documento, dal momento che la firma è un elemento unico e del tutto personale: una sorta di ‘logo’ del proprio ‘brand’. 

Tutto ciò detto, in Italia la firma non è obbligatoria, fatte salve alcune eccezioni che vedremo più avanti. Di conseguenza, la risposta alla domanda “il curriculum va firmato?” è a tua discrezione: devi essere tu a scegliere. L’importante è decidere a ragion veduta e, se opti la firma nel CV, inserirla nei modi e nel posto giusti.

Come si firma il curriculum: linee guida principali

Scegliere il tipo di firma: autografa o digitale?

La firma autografa è la firma tradizionale, eseguita a mano su un documento cartaceo. Se devi inviare un curriculum stampato su carta, dovrai firmarlo così, avendo la sola cura di usare una penna di buona qualità, che non sbavi o sbiadisca.

Anche per i CV che si inviano per posta elettronica o come allegati su form online (diciamo il 99% dei curricola?) si parte in genere dalla firma autografa, da importare sul computer sotto forma di immagine, .jpeg o .png, e da inserire nel curriculum in formato Word o .pdf.

Discorso diverso è la firma digitale crittografata, che richiede l’impiego di strumenti ad hoc reperibili presso enti accreditati. Si tratta dell’unica firma digitale che ha valore giuridico equivalente a quello della firma autografa, ma è davvero raro che venga richiesta per il CV.

Dove si firma il curriculum

La firma va sempre apposta in coda (o, come si dice, in calce): alla fine del documento. Idealmente, occorre uno spazio bianco di almeno due righe dopo l’ultima sezione di contenuto (che potrebbe essere l’elenco delle competenze, oppure la parte facoltativa su hobby e interessi personali).

Questa accortezza aiuta a separare visivamente la firma dal resto del testo, sottolineando l’intenzionalità del gesto.

Occhio alle dimensioni e al colore 

La firma non dovrebbe essere né troppo grande da sembrare invadente, né troppo piccola da essere illeggibile: di dimensioni maggiori rispetto ai font usati per il testo del CV (in genere tra i 10 e i 12 punti) e di lunghezza compresa tra 3-4 cm.

Se stai firmando un curriculum cartaceo, o un foglio che poi userai come immagine per il CV da inviare online, firma con una penna nera o blu scuro, che sono i colori standard per la maggior parte dei documenti professionali e sono facilmente leggibili.

Se stai usando un template online pre-impostato, è possibile (e auspicabile) che disponga di una funzione apposita per firmare il CV, cosa che rende il procedimento rapido e semplice.

Non dimenticare l’equilibrio complessivo 

Per un grafico questo suggerimento sarà ovvio ma, per chi non lo è, può essere utile ricordare che la firma non deve in alcun modo compromettere l’impaginazione e l’aspetto generali del documento: dev’essere il tocco finale, come la ciliegina sulla torta.

Da questo punto di vista, usare dei template pre-impostati può essere molto utile a fare delle prove in modo rapido e intuitivo, senza perdere tempo con sezioni o elementi grafici che slittano in basso o sfuggono al controllo. 

Per avere un’idea di come appare un CV dall’aspetto professionale, con layout e formattazione perfettamente equilibrati, dai un’occhiata ai nostri esempi curriculum vitae.

CONSIGLI DELL'ESPERTO:

Dal punto di vista legale, la firma digitale [crittografata] è un meccanismo che garantisce l’autenticità del firmatario, l’integrità, la piena validità del documento sottoscritto e il suo riconoscimento in tutti i paesi europei” (1). Ma è molto raro che sia richiesta per il CV

Le eccezioni da tenere presenti: quando la firma nel CV è obbligatoria   

Soffermiamoci ora su un punto importante: abbiamo detto che il CV firmato in Italia non è obbligatorio. Ma abbiamo anche detto che ci sono delle eccezioni di cui è bene essere consapevoli.

Per esempio, se partecipi a un concorso pubblico, allora il CV va sicuramente firmato. Anche in molti settori regolamentati, e cioè normati da procedure e norme specifiche, può succedere che la firma sia obbligatoria (può accadere in ambito sanitario, finanziario, legale). Più raro, ma non impossibile, nel settore privato. 

Se la firma è richiesta, l’ente o l’azienda lo espliciterà a monte e a chiare lettere (non temere che l’indicazione ti sfugga!). Piuttosto, fai attenzione al tipo di firma richiesta. Se è indicata la firma autografa, procederai come spiegato nella sezione precedete. Se invece occorre la firma digitale crittografata, allora vai sul sito dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digiale), consulta l’elenco degli enti ufficialmente accreditati per rilasciarla, scegline uno e segui la procedura che ti verrà indicata. 

"La firma nel CV può contribuire a rendere più personale (e quindi memorabile) il documento, dal momento che è un elemento unico e del tutto personale: una sorta di ‘logo’ del tuo ‘brand’."

Le buone ragioni per inviare un curriculum firmato 

Se hai letto l’articolo fin qui, hai tutti gli elementi necessari per decidere se inserire o meno la tua firma nel CV. Se ha ancora qualche incertezza, facciamo un veloce riepilogo dei pro.

Autenticità 

La firma nel CV dimostra che le informazioni riportate sono state scritte personalmente dal candidato o dalla candidata, e conferisce perciò l’autenticità caratteristica dei documenti ufficiali.

Professionalità

Firmare il curriculum comunica un senso di formalità e serietà che rende la candidatura più professionale.

Differenziazione 

In un documento di testo in cui font e formattazione appaiono (com’è giusto che sia), uniformi e omogenei, la firma può spiccare come elemento di personalizzazione distintivo, utile anche a distinguersi dagli altri candidati.

Conformità alle aspettative 

Anche se non è obbligatoria, la firma in calce a un documento è un complemento che recruiter e datori di lavoro percepiranno come conforme alle aspettative di formalità normalmente richieste.

Rispetto delle procedure

Per alcune posizioni, in particolare nel settore pubblico o in ambiti regolamentati, la firma può essere richiesta come parte del processo di candidatura. Per evitare il rischio di dimenticarla, meglio inserirla comunque.

Impatto visivo 

Una firma ben posizionata e stilisticamente appropriata può migliorare l’aspetto visivo del curriculum, rendendolo più attraente agli occhi di chi lo leggerà. 

Da questo punto di vista, potremmo concludere con una considerazione ormai un po’ datata ma, a quanto pare, ancora valida: “Per quanto antichissima, l’usanza di scrivere il proprio nome per convalidare un testo o documento è ancora molto diffusa e non ha ancora trovato un sostituto degno di questo nome”, nonostante le alternative digitali ci siano eccome (2).

Un tocco personale in più 

A meno che non sia esplicitamente richiesto nell’annuncio di lavoro e previsto dalle procedure ufficiali del processo di selezione, firmare (o meno) il curriculum è una scelta personale che dipende dalle tue preferenze e va valutato in base alla candidatura.

Se decidi di inserire la firma nel CV, assicurati di farlo nel modo corretto, posizionandola alla fine del documento e scegliendo i colori e le dimensioni adeguate all’impaginazione e all’aspetto generale del curriculum, come abbiamo spiegato nel dettaglio in questo articolo. 

Si tratta, è vero, di un dettaglio, che però può conferire al tuo CV un tocco di personalità in più, oltre a renderlo più autentico e professionale.

Se il tuo CV è già pronto per l’invio, non ti rimane che valutare quanto hai letto fin qui. Se invece devi ancora scriverlo, scegli tra i nostri modelli di curriculum e inizia subito!

Fonti: 

(1) Giuseppe Latour, «Il Sole 24 Ore»: La firma digitale supera quota 3 miliardi 

(2) «Il Post»: Perché firmiamo? La storia di un'usanza antica che la tecnologia non ha soppiantato

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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