Creare un CV internazionale: tutti i consigli e gli esempi utili
Il mercato del lavoro non è limitato ai confini nazionali: cercare impiego in un altro paese, o in un altro continente, è un’opzione che chiunque dovrebbe prendere in considerazione. Se anche tu vuoi ampliare le opportunità di carriera, o cambiare aria, il primo passo è creare un CV internazionale. In questo articolo, ti spieghiamo come fare con tutti i consigli e gli esempi utili per ogni tipo di candidatura all’estero, dalla cooperazione internazionale al settore aziendale.
Per quali ruoli e settori è utile un CV internazionale?
Che cosa si intende, esattamente, con CV internazionale? In quali ruoli e settori è utile? Vediamolo subito.
Un CV per il mercato globale
Il CV internazionale è, per definizione, il curriculum necessario a chiunque voglia cercare opportunità di lavoro al di fuori dei confini nazionali, in qualsiasi ambito e ruolo: in Europa, Svizzera, Gran Bretagna, oppure aldilà dell’oceano, per esempio in Canada o negli Stati Uniti, oppure agli antipodi, in Australia o Nuova Zelanda.
Il mondo è grande e il mercato del lavoro globale: perché limitare la ricerca al proprio paese? Partendo da questa considerazione, che invitiamo sempre a tener presente, un CV internazionale dovrebbe sempre essere pronto per l’uso, accanto a quello italiano.
Un CV per la cooperazione internazionale
Ciò detto, il CV internazionale è anche il tipo di curriculum utile, in particolare, a chi vuole lavorare nella cooperazione internazionale, e cioè presso organizzazioni non governative (ONG), enti sovra-nazionali come le Nazioni Unite e la Croce Rossa internazionale, associazioni e fondazioni che si occupano di progetti umanitari e di sviluppo sostenibile in varie parti del mondo.
Chi sogna di avere un ruolo in questi settori – che sia di tipo amministrativo, di mediazione culturale, project management, comunicazione o altro – avrà probabilmente cercato online ‘cv cooperazione internazionale’ o ‘esempio cv cooperazione internazionale’ per rispettare gli standard del caso: sono quelli che indichiamo qui, e che rappresentano i criteri di base da seguire per qualsiasi candidatura all’estero.
Differenze e somiglianze tra CV internazionale e CV italiano
Le principali differenze tra CV italiano e CV internazionale sono tre e riguardano la lingua, la lunghezza e la ‘geolocalizzazione’, ovvero i riferimenti a informazioni e contenuti locali.
Un curriculum destinato a una candidatura in Italia si presenta così:
- è scritto in italiano;
- tende a essere flessibile rispetto al numero delle pagine e a includere molto testo;
- titoli di studio, voti, certificazioni, nomi di enti e aziende, persino acronimi non sono accompagnati da spiegazioni (si dà per scontato che il destinatario – recruiter o datore di lavoro – li conosca e sappia che cosa vogliono dire).
Un CV internazionale, invece, ha queste caratteristiche:
- è scritto in inglese – americano o britannico – perché è convenzionalmente considerata la lingua comune tra parlanti di nazionalità diverse (ma attenzione: tradurre il CV italiano in CV inglese non basta);
- tende a essere breve e sintetico, sia nella struttura sia nella formulazione delle frasi;
- titoli di studio, voti, e qualsiasi contenuto possa essere non comprensibile agli interlocutori, è tradotto nel corrispettivo del paese di destinazione, opportunamente spiegato oppure omesso.
Per quanto riguarda le somiglianze, in un mondo – e in un mercato del lavoro – sempre più aperto e interconnesso, gli elementi comuni, o molto simili, di certo non mancano.
Segnaliamo i seguenti, che puoi riscontrare anche, a colpo d’occhio, nei nostri esempi di curriculum vitae:
- struttura: composta dalle sezioni fondamentali (quelle che indichiamo nel paragrafo seguente), disposte in modo logico e lineare, per consentire ai selezionatori di individuare subito le informazioni importanti;
- aspetto: rigorosamente professionale, con un layout pulito e ordinato, font ad alta leggibilità, scelte grafiche e cromatiche gradevoli ed equilibrate.
CV internazionale: sezioni chiave ed esempi
Vediamo ora, una ad una, quali sono le sezioni chiave di un CV internazionale con i relativi contenuti, ipotizzando di voler creare un curriculum per un ruolo di responsabile della comunicazione presso una ONG.
Contacts
Nome, cognome, indirizzo email professionale (evitare nickname), numero di telefono preceduto da prefisso internazionale.
Dati personali ulteriori, come stato civile e genere, non sono necessari. Nei paesi anglosassoni non lo è nemmeno la foto.
Presentation summary
È un breve paragrafo introduttivo per spiegare in poche righe il tuo ruolo, un paio di punti di forza, un obiettivo o motivazione. Un consiglio? Scrivi la presentazione dopo aver compilato tutto il resto.
Passionate communication professional with proven ability in creating strategic campaigns and implementing effective content for non-profit organizations. My goal is to drive social change and support global causes.
Education
È la sezione dedicata alla formazione, da tradurre in modo tale che istituti ed enti, titoli, voti e discipline di studio siano perfettamente comprensibili all’interlocutore.
Proseguendo con il nostro esempio, supponiamo che il candidato o la candidata abbiano una laurea magistrale in Relazioni Internazionali e una certificazione in Social Media Management.
Master’s Degree in International Relations
University of Milano, 2015- 2017
Graduated with Honors: 110/110 cum laude
- Title of the dissertation: ‘The Role of Digital Media in International Advocacy: Case Studies from Global Human Rights Campaigns’
- Main subjects: International Law and Human Rights, Research Methods in Political Sciences, Public Diplomacy, Global Institutional Communication Strategies
Certificate in Social Media Management
International School of Digital Communication, Milano, 2020
- Six-month course including a written exam and a practical final project.
Professional Experience
Da inserire in ordine cronologico inverso, includendo soltanto le esperienze rilevanti alla candidatura, complete di tutti i dati. Anche in questo caso, esplicitare ogni informazione possa risultare non comprensibile a un recruiter non italiano.
January 2021 – September 2024
HRAG – Human Rights Advocacy Group (Rome-based non-for-profit organization, operating mainly in Africa)
- Public Relation Assistant: created press releases, newsletters and events with a focus on immigration policy: kept media relations, generating consistent coverage across national and international news outlets.
Skills
Quali competenze inserire all’interno del CV internazionale? Quelle di cui realmente disponi e più funzionali al ruolo che ti interessa (questo è un must), privilegiando le soft skill che dimostrano adattabilità, resilienza, capacità di gestire il conflitto e motivare e, tra le hard skill, le lingue straniere. Per esempio:
Soft skills
- Interpersonal Communication
- Emotional Intelligence
- Conflict Management
- Resilience and Adaptability
- Creative and Strategic Thinking
Hard Skills
- Italian: mother tongue
- English: C2
- Spanish: B2
- Social Media Management
Se hai spazio a sufficienza, tieni presente che una breve descrizione è più efficace di un elenco puntato. Per esempio:
- Skilled in mediating and resolving conflicts, fostering cooperation and understanding in multicultural teams.
Hobbies and Personal interests
Chi ha anni di lavoro alle spalle, e ha già esaurito lo spazio del CV, potrà farne a meno. Chi è all’inizio della propria carriera dovrà invece sfruttarla per indicare attività di volontariato, campi lavoro, scambi ed esperienze di mobilità internazionale.
- Travelled to over 10 countries for cultural exchange and language immersion, gaining insight into diverse perspectives and even deeper resilience.
"Il mondo è grande e il mercato del lavoro globale: perché limitare la ricerca al proprio paese? Partendo da questa considerazione, che invitiamo sempre a tener presente, un CV internazionale dovrebbe sempre essere pronto per l’uso, accanto a quello italiano"
Come ottimizzare il CV internazionale
A questo punto, il tuo CV internazionale ha una struttura solida e organizzata in modo logico. Ora devi pensare a rendere efficaci e persuasivi i contenuti. Ecco come.
- Includi dei dati quantificabili: usa numeri e percentuali per misurare i risultati che hai conseguito e renderli più impattanti.
- Inserisci degli esempi concreti: oltre al dato numerico, descrivi brevemente il contesto di riferimento. Così chi legge avrà un’immagine completa davanti ai suoi occhi, più facile da memorizzare.
- Rendi il tuo CV internazionale ATS-friendly: è possibile che la prima scansione del CV sia affidata a software che selezionano i curricola in base alla presenza, o meno, di determinate parole chiave. Non dimenticare di inserirle.
- Personalizza i contenuti: una volta compilato il CV internazionale, si può procedere con l’invio a pioggia? Nessuno lo vieta, ma le probabilità di essere notati sono molto scarse se non personalizzi i contenuti in base alle specifiche caratteristiche del ruolo richiesto.
CONSIGLI DELL'ESPERTO:
Un’esperienza internazionale è sempre un buon asset da inserire nel curriculum: è prova di adattabilità, resilienza, consapevolezza di un orizzonte più ampio di quello di ‘casa propria’ e competenze interculturali (1). Tutte qualità trasferibili nei più diversi contesti professionali.
Ulteriori strumenti e risorse per un CV internazionale perfetto
Se l’annuncio di lavoro in ambito internazionale richiese espressamente il CV Europass, fanne uso. Diversamente, sappi che fuori dall’Europa non è noto.
Se hai dei dubbi sugli standard o sulle aspettative culturali di un determinato paese, e vuoi avere maggiori insight, fai le dovute ricerche, purché includano soltanto fonti affidabili, come siti istituzionali o community accreditate di ex-pat.
Infine, anziché cercare online ‘cv modello internazionale’, ‘modello cv internazionale inglese’, o ‘mobilità internazionale CV’ e sperare di trovare i riferimenti giusti… meglio risparmiare tempo e risorse e puntare subito su strumenti affidabili e concretamente utili.
Con i nostri modelli di curriculum vitae puoi impostare un CV secondo gli standard internazionali in pochi minuti e adattarlo a qualsiasi candidatura estera, che si tratti di un ruolo di responsabilità negli headquarter di una multinazionale o di una prima esperienza presso un ente di advocacy dei diritti.
Un curriculum per moltiplicare le opportunità di lavoro
Creare un CV internazionale significa adottare uno stile chiaro e conciso all’interno di una struttura logica e ordinata, includendo solo i contenuti rilevanti per il ruolo, idealmente completi di dati quantitativi ed esempi concreti.
Usa queste linee guida come faro di orientamento per ogni candidatura all’estero, in ambito di cooperazione internazionale o per qualsiasi altro, e adatta il curriculum vitae alla posizione che ti interessa e alla tua motivazione: d’ora in poi, guardando oltre confine, il raggio delle opportunità di lavoro sarà molto più ampio.
Fonti:
(1) University of Huddersfield Blog: Tips for writing an impressive international resume
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