Buchi nel curriculum: come riempire la tua esperienza
Scritto da CVwizard, Team editoriale • Ultimo aggiornamento 6 novembre 2024

Buchi professionali sul curriculum

In un mercato del lavoro in costante cambiamento, stare al passo può essere davvero difficile. Non solo bisogna tenersi aggiornati ma bisogna anche fare in modo che il nostro cv sia quanto più coerente possibile con le nostre esperienze così da trovare lavoro. Uno dei punti deboli anche nel caso di cv davvero notevoli possono essere i buchi professionali, i cosiddetti gap. Come si gestisce un buco professionale sul proprio cv? Lo scopriamo insieme in questa guida.

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Buchi sul cv: cosa sono

Si definiscono buchi professionali, o gap lavorativi, quei periodi durante i quali il candidato risulta non essere impiegato da nessuna parte. Ma, soprattutto, quei periodi in cui il suddetto candidato non essendo impiegato omette di comunicare i motivi per cui non si è lavorato, lasciando di fatto un buco temporale all'interno del curriculum vitae.

Esempi di buchi sul cv

Si possono fare molteplici esempi di gap professionali sul cv, tra cui:

  • Anno sabbatico: è l'esperienza più comune e si verifica quando il candidato decide di mettersi in pausa dal lavoro per un determinato periodo di tempo per fare altro (viaggiare, studiare, etc);
  • Pausa tra un lavoro e l'altro: non di rado capita che un candidato decida di lasciare un lavoro e resti senza fare nulla nell'attesa di trovare il successivo;
  • Ripresa degli studi: può capitare che si scelga di lasciare il lavoro e ricominciare a studiare, lasciando un buco tra un'esperienza professionale e la successiva.

Buchi sul cv: gli errori da non commettere

Anche se sembra una questione di poco conto, sono davvero molti coloro che non ritengono importante un gap professionale sul cv commettendo diversi tipi di errori tra cui:

  • Dimenticarsi di rendere coerente il cv, comunicando i motivi per cui quel buco esiste;
  • Mentire, inventando esperienze tappabuchi che non esistono e che vengono specificate solo in fase di colloquio.

Come comunicare al meglio il proprio gap professionale

Per evitare che il proprio cv risulti incoerente e che il buco professionale risalti molto più delle esperienze lavorative, è bene fare in modo che proprio questo gap sia comunicato correttamente. Per esempio, chi ha optato per un anno sabbatico per fare altro dovrebbe specificare le date e specificare apertamente di avere deciso di viaggiare, studiare, prendersi una pausa e via dicendo: l'onestà paga sempre, soprattutto in fase di valutazione.

La stessa cosa dovrebbe fare chi ha scelto di prendersi una pausa tra un lavoro e l'altro, specificando i motivi per cui ha deciso di lasciare il lavoro precedente prima di trovare il successivo e focalizzandosi sulle cose fatte durante il periodo di stasi.

Gap professionale per i freelance

Non è diverso il discorso per chi lavora come freelance: un lavoratore freelance può avere dei buchi nel suo cv nel caso in cui in un determinato arco temporale non abbia avuto nessun incarico. Questo non vuol dire che il candidato sia meno appetibile ma che il gap va in qualche modo spiegato, brevemente sul cv e in maniera articolata in fase di colloquio nel caso in cui la questione venga sollevata.

Buchi sul cv per via di una malattia

Come comportarsi nel caso in cui il gap sul cv sia dovuto ad un problema di salute? Anche in questo caso, essere onesti è la soluzione migliore: non è necessario entrare nel dettaglio ma semplicemente specificare che il buco tra le varie esperienze è stato causato da un problema personale. Il selezionatore o il datore di lavoro non chiederanno altre spiegazioni, dal momento che si tratta di dati sensibili che possono non essere comunicati; va ricordato che nel caso in cui vengano richieste maggiori spiegazioni in merito a dei dati personali sensibili, il datore di lavoro può essere passibile di denuncia per violazione della privacy e il candidato può sempre rifiutarsi di fornire maggiori informazioni.

Buchi sul cv: come spiegarli in fase di colloquio

Anche se i gap professionali sono stati inseriti in maniera coerente sul cv, in fase di colloquio l'intervistatore attento e interessato chiederà di sicuro maggiori spiegazioni. Come spiegare questi buchi sul cv restando coerenti e soprattutto professionali? Ecco alcuni consigli per farlo al meglio:

Essere onesti

Non ha senso, ancora di più quando si arriva alla fase di colloquio, mentire: essere onesti, spiegare cosa è successo, perché quel gap esiste è fondamentale. Ed è sempre bene motivare il buco professionale, spiegando cosa si è fatto e quali sono stati i benefici di questo periodo di pausa;

Essere proattivi

Per evitare di essere presi in contropiede e per mostrarsi trasparenti, potrebbe essere una buona cosa quella di parlare dei buchi professionali prima che questi vengano portati all'attenzione da parte del selezionatore.

Essere preparati

Non c'è niente di peggio che mostrarsi impreparati o titubanti in fase di colloquio. Siccome se c'è un buco nel cv vuol dire che è successo qualcosa e che quel qualcosa è stato presumibilmente scelto oppure potrebbe essere imposto, non c'è motivo per essere impreparati o titubanti.

Come evitare di parlare dei buchi sul cv

Se dopo aver specificato sul cv di avere avuto uno o più gap non si vuole parlarne in fase di colloquio perché magari si tratta di motivi strettamente personali, basterà semplicemente dire che si tratta appunto di una pausa forzata dovuta a problemi personali che si sono risolti e che hanno portato ad interrompere la propria carriera. Anche quando non si vuole parlare dei motivi legati al buco sul cv, è bene mettere in evidenza che si è trattato di una fase e che si è pronti per rimettersi in gioco e ricominciare.

Ricapitolando

  • Un gap professionale, scelto o imposto, è un momento che serve per crescere professionalmente;
  • Un gap professionale va comunicato sul cv, in maniera più o meno articolata in base al motivo;
  • Un buco professionale va esplicitato in fase di colloquio e può diventare un modo per mettere in evidenza le proprie qualità;
  • Un buco professionale dovuto a motivi personali non deve essere necessariamente esplicitato.
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